Torino è una delle città italiane che più hanno saputo trasformarsi negli ultimi decenni. Dalla “factory town” del XX secolo a un centro moderno, con la vocazione alla ricerca, all’università, alla tecnologia e alla cultura. Sorvolando la città si nota subito come questi cambiamenti si riverberino sul contesto urbano, restituendo alle piazze del centro storico la loro dignità di luoghi d’arte e illuminando tanta altra parte degli spazi cittadini con innovazioni rutilanti e avveniristiche. La fotografia di un grande centro urbano non deve solamente rispondere a canoni estetici, ma deve saper raccontare la vita di chi vi abita e di chi, nel corso dei tempi, ha reso la città così stratificata. La difficoltà più grande è stata la ricerca dei soggetti, particolari architettonici, panoramiche o piccoli spaccati di vita quotidiana. Se localizzare un paese o un particolare scorcio tra le colline è relativamente semplice, individuare un edificio specifico in un centro abitato è tutt’altra storia. Nel riprendere una città dall’alto, il rischio di fotografare solo tetti è molto concreto: un’attenta pianificazione delle modalità di volo, un’indiscussa e indiscutibile abilità del Comandante e molta cura in fase di scatto hanno permesso di raccogliere venticinquemila immagini di qualità superiore. E soprattutto, per la prima volta in Italia, un volume di fotografia aerea si presenta con largo uso di scatti notturni come di prassi nelle pubblicazioni internazionali. Un libro di connotazione internazionale per una prospettiva in parte inedita, capace di rendere giustizia ai torinesi di ieri, dare orgoglio a quelli di oggi ed essere una valida testimonianza per quelli di domani.